Pancakes al cioccolato ed avocado

(read in English)

Vorresti fare colazione con qualcosa che sembra un misto tra dei pancakes, una torta al cioccolato ed un brownie? Se la risposta è … questi pancakes al cioccolato ed avocado sono la ricetta perfetta per te!

Pianificare qualcosa in anticipo per la colazione o prendere un po’ di dimestichezza con delle opzioni semplici e veloci da preparare (salate o dolci) può aiutarti a risparmiare tempo, soldi, ed a farti gustare una buona colazione senza se e senza ma. NON è sempre così però: alle volte devi semplicemente rallentare lasciando che gli ingredienti e la giornata ti guidino nella preparazione della colazione… e chissà, magari potresti finire a mangiare dei pancakes che sembrano una morbidissima torta al cioccolato! Questa è la breve storia dietro la ricetta di questi pancakes: li ho preparati per la prima volta qualche mese fa ed ho condiviso la ricetta sulla mia pagina Instagram. Inizialmente erano fatti con banana ed avocado (puoi vedere quella ricetta qui): dopo qualche altra prova, ho deciso però di pubblicare qui sul blog la ricetta senza l’utilizzo della banana, visto che, a mio parere, sono molto più buoni così. Aggiungi sopra ai pancakes i tuoi ingredienti preferiti: sono ottimi anche soltanto con un cucchiaio di yogurt ed un pochino di sciroppo di datteri, ma si sposano bene con fragole o frutti di bosco.

Anche se cuocere l’avocado non è propriamente la scelta ideale dal punto di vista nutrizionale (meglio consumarlo crudo per preservarne i nutrienti) e pianificare la colazione può essere pratico, alle volte la scelta migliore per te non è quella che sembra PERFETTA ma quella che ti porta più GIOIA!

[Piatto di Kana London]

Pancakes al cioccolato ed avocado

Ingredienti

  • 130-150 g di farina integrale (per una versione senza glutine: opta per la farina di riso integrale o un mix 1:1 di questa farina e quella di grano saraceno)
  • 1 avocado maturo di dimensioni medie
  • 250-300 ml di latte o bevanda vegetale (quelle a base di mandorle, nocciole o anacardi sono ottime per questa ricetta)
  • 20 g di cioccolato fondente (75% o più)
  • 3 cucchiai di cacao in polvere non zuccherato
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di semi di lino macinati
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di vaniglia o di pimento di Giamaica (allspice)
  • ingredienti extra da aggiungere sopra (io qui ho scelto yogurt bianco non zuccherato, fragole fresche ed un pochino di miele)

In una ciotola, mischia le spezie, le uova, i semi di lino, il cacao, il cioccolato fuso, e l’avocado (prepara una purea di avocado frullandolo con la minima quantità di latte o bevanda vegetale necessaria). Inizia ad aggiungere la farina ed altro liquido se necessario (a questo punto avrai usato già una parte del liquido per frullare l’avocado, quindi d’ora in avanti aggiungi semplicemente la parte restante in piccole quantità). Mischia bene con una frusta finchè non otterrai un impasto omogeneo e senza grumi. Avendo l’avocado nell’impasto, è importante controllare la consistenza passo dopo passo. Scalda una padella, meglio se antiaderente, su fuoco medio con 1 cucchiaino di olio extra vergine d’oliva (ma se hai una buona padella antiaderente a disposizione, puoi anche cuocerli senza olio). Usa 2-3 cucchiai di impasto per ogni pancake e cuocili da entrambi i lati finchè non si riescono a girare bene con una spatola. Continua a mischiare l’impasto anche mentre cuoci i pancakes (con queste quantità dovresti riuscire a prepararne circa 8-10).

Se vuoi preparare questi pancakes senza uova, utilizza 4 cucchiai di semi di lino invece di 2 e, dopo averli mischiati alla purea di avocado (il primo passaggio descritto qui sopra), lascia riposare il composto ottenuto per circa 5 minuti prima di proseguire ed aggiungere la farina. Presta più attenzione alla quantità di farina e parte liquida da utilizzare (controlla l’impasto passo passo).

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Chocolate avocado pancakes

(read in Italian)

Would you like to have breakfast with something that seems a mix of pancakes, a chocolate cake, and a brownie? If the answer is YES… these chocolate avocado pancakes are the right recipe for you!

Planning your breakfast ahead or getting more familiar with simple and easy to make options (both savory and sweet) can help you to save time, money and allows you to enjoy a lovely breakfast no matter what. BUT sometimes you just need to SLOW DOWN allowing the ingredients and the day to guide you in cooking your breakfast… and maybe you’ll end up enjoying a stack of pancakes that tastes like the most decadent chocolate cake! This is the brief story behind this recipe: I’ve made it for the first time a few months ago and shared the recipe on my Instagram page. That initial version had bananas and avocado inside (you can check it out here): after a few trials, I’ve decided to post here the recipe without bananas since I think they taste way better. Pair these chocolate pancakes with your favorite toppings: they are delicious even just with a dollop of yogurt and a bit of date syrup, but they make a great pair with berries.

While cooking your avocado is not an ideal choice from a nutritional point of view (better eating it raw to preserve the nutrients) and planning your breakfast can be helpful, sometimes you just need to do something that may not be a PERFECT choice but is the one that brings more JOY!

[Plate from Kana London]

Chocolate avocado pancakes

Ingredients

  • 130-150 g whole wheat flour (use brown rice flour or a 1:1 mix of this and buckwheat flour for a gluten-free option)
  • 1 medium-sized ripe avocado
  • 250-300 ml milk or plant-based drink (almond, cashew, or hazelnut work well in this recipe)
  • 20 g dark chocolate (75% or more)
  • 3 tbsp unsweetened cacao powder
  • 2 eggs
  • 2 tbsp milled flaxseeds
  • 1/2 tsp baking soda
  • a pinch of salt
  • a pinch of vanilla or allspice
  • toppings (here I’ve used plain unsweetened yogurt, fresh strawberries, and a bit of honey)

In a medium-sized bowl, combine the spices, flaxseeds, eggs, melted chocolate, cacao powder, baking soda, and the avocado (make a purée with your avocado using a blender – add the minimum amount of milk or plant-based drink necessary to blend it). Mix well these ingredients and start adding the flour (add also more liquid when necessary – at this point, you have already used some of the total amount to blend the avocado, so just keep adding the remaining liquid in small portions). Stir until there are no lumps. The batter tends to be particularly tricky due to the avocado (but if you have ever tried to do pancakes with bananas or pumpkin, you know what I’m talking about), so learn how to check it step by step. Heat a frying pan, preferably a non-stick one, on medium heat with approx. 1 tsp of extra virgin olive oil (but if you have a good non-stick pan, you can even cook them without it). Use 2-3 tbsp for each pancake, moving the pan until the batter is evenly distributed. Cook each pancake until it can be easily flipped with a spatula. Keep the batter well mixed. Using these quantities, you will be able to make approx. 8-10 pancakes.

If you want to make these pancakes without eggs, use 4 tbsp of milled flaxseeds instead of 2 and, after combining them with the avocado purée (the first step described above), leave this mixture to rest for approx. 5 minutes before start adding the flour. Pay a little bit more attention to how much flour and liquid are you using (check you batter step by step).

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Come preparare un ottimo hummus in casa

(read in English)

Sono sicura di non essere l’unica che potrebbe mangiare hummus anche tutti i giorni senza stancarsi mai! E’ una di quelle cose che cucino spesso, ma ogni volta è sempre diversa. Anche se il risultato finale è simile (ad esempio un classico hummus), c’è sempre qualcosa di diverso… può essere una spezia, qualcosa aggiunto come decorazione, o un ingrediente in più. Sembra una banalità variare queste piccole cose, ma in realtà è molto utile per avere sempre un pizzico di creatività in più in cucina e far rimanere interessanti anche le cose più ripetitive!

Negli anni anche io ho avuto i miei hummus non riusciti proprio benissimo e, passo dopo passo, ho imparato come ottenere quel risultato ricco e cremoso. Quindi ho deciso di scrivere questo post per condividere una serie di consigli riguardanti la preparazione dell’hummus – useremo un po’ di chimica per spiegarli!

How to make the best homemade hummus: recipe and cooking tips

COME PREPARARE UN OTTIMO HUMMUS IN CASA

  1. Cuocere i ceci con un pochino di bicarbonato di sodio modifica il pH dell’acqua. Il bicarbonato è una base e quindi aumenterà il pH dell’acqua, facendo in modo che i ceci si ammorbidiscano più in fretta e riducendo il tempo di cottura (questo vuole dire che potrai ottenere facilmente dei ceci ben cotti e che la buccia si separerà senza troppa difficoltà). Una piccola quantità di bicarbonato è più che sufficiente per ottenere questo risultato ( ricorda che il bicarbonato di sodio è una fonte di sodio e che può influire sul sapore del cibo). Rimuovendo la buccia dai ceci (anche senza scartarla), puoi ottenere un hummus più cremoso e liscio. Io utilizzo 1 cucchiaino raso di bicarbonato per cuocere 500 g di ceci secchi.
  2. Se ti dimentichi di aggiungere il bicarbonato in fase di cottura o se usi dei ceci in scatola, puoi aggiungerlo insieme agli altri ingredienti nel frullatore. Facendo in questo modo, noterai chiaramente la formazione di schiuma quando il bicarbonato (una base) reagisce con il succo di limone (contenente acido citrico) – sarà utile per rendere il tuo hummus più spumoso, il tutto grazie ad una semplice reazione acido-base che genera gas (anidride carbonica).
  3. I ceci (e altri cibi) contengono un classe di composti chimici chiamati saponine che possono agire come tensioattivi – quando le saponine vengono agitate in acqua, formano una schiuma. Hai mai sentito parlare di aquafaba? E’ il termine utilizzato per definire l’acqua di cottura dei ceci. Nel corso degli ultimi anni, l’aquafaba è diventata piuttosto popolare come sostituto delle uova, grazie al fatto che si possa montare facilmente per ottenere una spuma molto simile a quella che si prepara utilizzando gli albumi. Questo risultato è probabilmente dovuto ad una combinazione di carboidrati, proteine e saponine. Inoltre, prova a pensare a com’è diverso l’hummus quando lo prepari senza utilizzare acqua di cottura, rispetto a quando ne aggiungi qualche cucchiaio (sarà più cremoso utilizzando l’acqua di cottura).
  4. Aggiungere alcuni cucchiai di acqua di cottura insieme agli altri ingredienti dell’hummus, potrebbe non essere la soluzione migliore per tutti: aggiungere anche dei semi di finocchio e cucinare i ceci con 1-2 foglie di alloro potrebbe facilitare la digestione. Inoltre, scartare la buccia dei ceci potrebbe renderli più digeribili. E’ sempre importante cercare di scoprire qual è la soluzione migliore per il tuo corpo.
  5. I ceci cotti oltre il punto di cottura (diciamo appena oltre ciò che chiameremmo “ben cotto”) rendono l’hummus più cremoso. Questo risultato è dovuto ad un paio di fattori: i legumi che si sono ammorbiditi e la buccia che inizia a staccarsi.
  6. Se solitamente ottieni un hummus troppo asciutto, la spiegazione potrebbe essere legata alla cottura dei ceci (non abbastanza cotti) e/o alla temperatura dei ceci (caldi/tiepidi). E’ importante anche utilizzare acqua fredda.
  7. Aggiungere latte, yogurt, olio, o tahini per ottenere un hummus più cremoso può essere una soluzione (sono tutte fonti di grassi), ma devi anche considerare che questi ingredienti varieranno anche il sapore del risultato finale. E’ una scelta legata ai tuoi gusti!
  8. Non dimenticare di aggiungere qualcosa sopra al tuo hummus: sia che tu decida di optare per qualcosa di semplice come olio extra vergine d’oliva e pepe o una combinazione di spezie più particolare come cumino e sommacco, questi ingredienti extra non sono soltanto una bella decorazione, ma sono anche in grado di rendere l’hummus ogni volta un po’ più speciale.

VEDIAMO L’EFFETTO DI QUESTI CONSIGLI IN 3 FOTO
1) il primo (con sopra paprika affumicata e timo) è stato preparato con ceci (ancora croccanti) sciacquati/scolati e senza bicarbonato
2) quello al centro (con sopra prezzemolo, olio extra vergine d’oliva, sommacco e pepe) è stato preparato senza bicarbonato ed utilizzando dell’acqua di cottura dei ceci (che però erano ancora croccanti)
3) l’ultimo (con sopra olio extra vergine d’oliva, timo e sommacco) è stato preparato con bicarbonato (aggiunto in fase di cottura), ceci ben cotti ed alcuni cucchiai di acqua di cottura

La mia versione dell’hummus classico

Ingredienti

  • 200 g di ceci cotti (puoi decidere di utilizzare dei ceci sciacquati e scolati oppure puoi scegliere di non sciacquarli ed aggiungere anche 3-4 cucchiai di acqua di cottura per ottenere un hummus più cremoso)
  • 2 cucchiai di tahini (crema di semi di sesamo – puoi anche usarne solo 1 cucchiaio se preferisci)
  • il succo di 1 limone
  • 1 cucchiaino di semi di finocchio
  • un pizzico di sale (opzionale)
  • alcuni cucchiai di acqua fredda (o puoi usare l’acqua di cottura dei ceci)

Usa un frullatore o un robot da cucina per preparare l’hummus – aggiungi l’acqua in piccole quantità passo dopo passo, controllando la consistenza dell’hummus. Aggiungi la tahini come ultimo ingrediente, quando avrai già ottenuto un composto cremoso. Puoi adattare le spezie ed la quantità di succo di limone in base ai tuoi gusti e fare lo stesso per gli ingredienti extra da aggiungere sopra (puoi aggiungere l’aglio a questa ricetta di base se preferisci).

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How to make the best homemade hummus

(read in Italian)

I’m pretty sure I’m not the only one who could snack on hummus every day without getting bored. It’s one of those preparations I make quite often but I end up using a different recipe every time. Even if the final result it’s more or less the same (for example, a classic hummus), there is always something different… it may be a spice, the toppings, or an extra ingredient. I find it helpful to keep things interesting and creative.

During the years I had my hummus fails like everybody else and I’ve learned step by step how to get it perfectly smooth and creamy, so here I’ll share some tips that you may find helpful; we will also use a bit of chemistry to explain them.

How to make the best homemade hummus: recipe and cooking tips
How to make the best homemade hummus: recipe and cooking tips

HOW TO MAKE THE BEST HOMEMADE HUMMUS

  1. Cooking the chickpeas with a bit of bicarbonate of soda (baking soda or sodium bicarbonate) modifies the pH of the water. Bicarbonate is a base and it will increase the pH of the water, softening the chickpeas faster and reducing the cooking time (this means you’ll easily get slightly overcooked chickpeas and the peel with fall off without any difficulty). You’ll only need a small amount of bicarbonate to get the expected result (always remember that bicarbonate of soda is a source of sodium and it can also affect the taste of food). When you remove the peel from chickpeas (even if you don’t throw it away), you’ll get a smoother and shiny hummus. I use 1 level teaspoon of bicarbonate to cook 500 g of chickpeas.
  2. If you forget to add the bicarbonate while cooking your chickpeas or you’re using canned legumes, you can add it among the other ingredients in the blender. While doing so you’ll notice the formation of foam when the bicarbonate (a base) reacts with the lemon juice (containing citric acid): this will be helpful to make your hummus way more fluffy thank to the simple acid-base reaction that generates a gas (carbon dioxide).
  3. Chickpeas (and other foods) contain a class of chemical compounds called saponins having surface active properties: when saponins are agitated in water, they form a soapy foam. Have you ever heard about aquafaba? It’s how is called the water you get from draining cooked chickpeas and, during the last few years, it gained quite a lot of popularity as egg substitute due to the fluffy foam it turns into when whipped (similarly to what happens with egg whites). This fluffy result is probably due to a combination of carbohydrates, protein, and saponins. Also, think about how different is your hummus when you still have a bit of cooking water left and when you don’t have it (it will be smoother if you use some cooking water).
  4. Using a few tablespoons of cooking water among the other ingredients of hummus may not work well for everyone: adding some fennel seeds and cooking the chickpeas with 1-2 bay leaves may ease the digestion. Also, discarding the peel of chickpeas may make them easier to digest for you. As always, find out what works well for your own body.
  5. Slightly overcooked chickpeas make a smoother hummus. This is the result of 2 factors: mushy legumes and the peel that starts to fall off.
  6. If you get a dry hummus, one of the reasons may be that your chickpeas are undercooked and/or they are warm (it’s also important to use cold water).
  7. Adding milk, yogurt, extra tahini or oil to get a creamier result will work (they are all a source of fats) but these ingredients will also change the taste of hummus. It’s up to you!
  8. Don’t forget the toppings: whether you decide to use just extra virgin olive oil and black pepper or a combination of spices like sumac berries and ground cumin, these extra ingredients on top always make hummus a bit more special.
How to make the best homemade hummus: an example of how to put my cooking tips into practice

LET’S SEE THOSE TIPS EXPLAINED WITH 3 PHOTOS
1) the first one (with smoked paprika and thyme on top) was made with rinsed chickpeas (not overcooked) and no bicarbonate
2) the one in the middle (with parsley, extra virgin olive oil, sumac berries, and black pepper on top) was made without bicarbonate and using some cooking water (but the chickpeas were not overcooked)
3) the last one (with extra virgin olive oil, thyme, and sumac berries on top) was made with bicarbonate (added during the cooking step), overcooked chickpeas, and cooking water

The ingredients you need to make my version of the classic hummus recipe
How to make the best homemade hummus: recipe and cooking tips
How to make the best homemade hummus: recipe and cooking tips

My classic hummus

Ingredients

  • 200 g cooked chickpeas (you can decide to use the chickpeas rinsed and drained or you can opt for not rising them and also keep 3-4 tbsp of cooking water to get a creamier hummus)
  • 2 tbsp tahini (sesame seed paste – you could even use just 1 tbsp if you prefer)
  • 1 tsp fennel seeds
  • a pinch of salt (optional)
  • a few tbsp of cold water (or you can use the cold cooking water from chickpeas)

Use a blender or a food processor to make your hummus – add the water in small portions step by step based on how your hummus looks like. Add the tahini as the last ingredient when you already have your creamy mixture. Adjust the spices and lemon juice to your preferences and do the same for the toppings (feel free to add garlic to this basic recipe if you want).

How to make the best homemade hummus: recipe and cooking tips

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Granola all’arancia

(read in English)

Anni fa, una delle prime cose che ho iniziato a cucinare in casa con regolarità partendo dagli ingredienti di base, è stata probabilmente la granola. Spesso non ero soddisfatta con le opzioni che trovavo nei negozi, così ho iniziato a sperimentare varie combinazioni e gusti preparati seguendo le mie preferenze. Fare la granola in casa è semplicissimo ed è un ottimo modo per inziare ad essere più creativi in cucina.

Al momento non preparo la mia granola ogni settimana, visto che sia a me che al mio ragazzo piace variare ciò che mangiamo per colazione ed essere creativi seguendo sia il nostro intuito (ed i messaggi del corpo), che la stagionalità dei prodotti, ma ogni volta che la cucino è sempre un piacere avere un bel barattolo di granola appena fatta ed essere in grado di scegliere tutti i vari ingredienti.

Il bello della granola (ed un altro motivo per cui ho deciso di utilizzarla come prima ricetta da condividere sul blog) è che mi porta alla mente anche dei ricordi che mi fanno sempre sorridere: come le colazioni durante le vacanze in montagna con il mio ragazzo, con yogurt fresco, frutta appena colta, e tanta granola croccante. O anche quando, anni fa, mi capitò di parlare di granola con un’amica, che iniziò poi a prepararla in casa a sua volta… anche quando aspettava la sua prima bambina e mi scriveva dicendo che un giorno sarebbe diventata una bellissima attività di famiglia!

E tu? Hai qualche storia speciale riguardante la preparazione in casa della granola? Passa dalla mia pagina Instagram e raccontamela! Chiara x

GRANOLA ALL’ARANCIA

  • 100 g di avena in fiocchi (scegli quella senza glutine, se necessario)
  • 150 g di miglio in fiocchi
  • 10-12 datteri, tagliati finemente (6-7 se usi i Medjool)
  • il succo di un’arancia, appena spremuto
  • 2-3 cucchiai di farina di cocco (o una manciata di cocco in scaglie)
  • una manciata di mandorle, tagliate finemente
  • 3 cucchiai di semi di zucca, tagliati finemente
  • 3 cucchiai di semi di lino macinati
  • 1 cucchiaio di sciroppo di datteri (opzionale)
  • 1 cucchiaio di olio di cocco, sciolto (misurato solido)
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • un pizzico di noce moscata
  • un pizzico di sale
  • acqua tiepida (circa 6-7 cucchiai)

Mischia in una ciotola l’avena, il miglio, i datteri, le spezie, l’olio di cocco, e un pochino di acqua tiepida (avrai bisogno di abbastanza acqua per combinare insieme i diversi ingredienti, senza creare però un unico pezzo di granola – puoi usare le mani per mischiare meglio il tutto). Per cuocere la granola utilizza una teglia rivestita con della carta forno oppure opta per un’alternativa riutilizzabile adatta alle cotture di questo tipo. Disponi la granola sulla teglia in modo omogeneo e cuocila per circa 10-15 minuti a 180°C.

Rimuovi la teglia dal forno, aggiungi il succo d’arancia e mischia bene con un cucchiaio. Metti di nuovo la granola in forno per altri 5-10 minuti.

Rimuovi di nuovo la granola dal forno, aggiungi le mandorle, i semi di zucca, la farina di cocco (o il cocco in scaglie) e lo sciroppo di datteri (se lo utilizzi): mischia bene il tutto e cuoci ancora in forno alla stessa temperatura per un paio di minuti (il cocco in scaglie tende a bruciare in fretta).

Quando la granola sarà pronta, aggiungi i semi di lino macinati e mischia il tutto con un cucchiaio. Lascia raffreddare del tutto la granola prima di riporla in un contenitore. Puoi utilizzarla per colazione o merenda, accompagnandola con yogurt o kefir (è ottima anche con un po’ di latte e con le bevande vegetali).

Quando le arance non sono di stagione, puoi decidere di aggiungere un po’ di vaniglia a questa ricetta per utilizzarla come base ed avere un gusto diverso! Oppure potresti aggiungere agli ingredienti un paio di cucchiai di cioccolato fondente spezzettato (o anche scegliere la classica combinazione cioccolato e vaniglia).



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LEGGI I DETTAGLI

Zuppa di fagioli rossi e carote

(read in English)

Questa zuppa di fagioli rossi e carote è stata preparata in realtà più per una questione legata alla fotografia, piuttosto che con l’idea di condividere la ricetta, ma ho ricevuto tante domande su questa bontà, che ho deciso di scrivere anche questa preparazione sul blog. Ma parliamo per un minuto del perchè fosse un soggetto interessante in termini fotografici…

Per lavorare sulle tue abilità, per mettere in pratica dei cambiamenti nel tuo stile di vita, per migliorare nel tuo lavoro, per lavorare su di te… punta a fare dei passi avanti, non ad un ideale di perfezione.

Una delle cose che ho deciso di mettere sulla mia lista di cose da fare durante gli ultimi mesi: prendermi più tempo per esplorare la parte di “food photography” del mio lavoro. La maggior parte delle foto che condivido a supporto dei miei posts sui social sono fatte rapidamente a colazione o pranzo e, in tutta onestà, avere la capacità di ottenere ottimi risultati in tempi brevi e senza un set-up ideale, mi è stato molto utile in varie occasioni di lavoro. MA mi piace studiare un’mmagine con il giusto tempo ed essere anche in grado di rallentare un po’ e connettermi al meglio con ciò che sto facendo. Dunque, nella mia lista di cose da fare per il prossimo futuro, vedo sicuramente tanto tempo passato dietro la macchina fotografica, un workshop di fotografia che vorrei organizzare a Dublino, e tanti lavori interessanti legati alla fotografia ed al cibo. E tu? Hai una abilità o un qualche cambiamento su cui vorresti lavorare un po’ di più? 

Zuppa di fagioli rossi e carote

Ingredienti (per 2 persone)

  • circa 200 g di fagioli rossi cotti
  • 3 carote di dimensioni medie
  • 2 scalogni
  • 5-6 pomodori secchi
  • circa 300 ml di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaino di cumino in polvere
  • 1 cucchiaino di semi di finocchio (spezzettati in un mortaio)
  • 1 cucchiaino di semi di senape nera (spezzettati in un mortaio)
  • 1/3 di cucchiaino di paprika piccante
  • 2 foglie d’alloro
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di pepe
  • olio d’oliva extra vergine
  • sopra: 4 cucchiai di yogurt di cocco (o qualsiasi altro tipo di yogurt bianco, in base ai tuoi gusti), 4-5 ravanelli, 1 manciata di coriandolo fresco, olio extra vergine d’oliva

Scalda un pochino d’olio d’oliva in una pentola su fuoco medio. Aggiungi lo scalogno tagliato finemente e lascialo rosolare finchè non diventa dorato. Aggiungi le carote tagliate a pezzetti e mischia bene per circa 30 secondi, poi aggiungi lentamente alcuni cucchiai di acqua calda, seguiti dalla passata di pomodoro, i pomodori secchi tagliati a pezzettini (non c’è bisogno di re-idratarli prima di aggiungerli al resto, visto che avranno poi il tempo di ammorbidirsi durante la cottura), le foglie d’alloro, e le spezie. Aggiungi un altro pochino d’acqua se necessaria, in modo da coprire tutti gli ingredienti (aggiungi l’acqua in piccole quantità e passo passo, dato che i tempi di cottura non sono molto lunghi e quello che vorrai alla fine è un risultato piuttosto cremoso). Cuoci a fuoco basso per circa 10 minuti, poi aggiungi i fagioli e continua la cottura per altri 5-10 minuti (varia i tempi i base a quanto vuoi che siano croccanti le carote o a quanto vorresti che fosse cremosa la zuppa). Quando sarà pronta, assaggiala ed aggiungi un pizzico di sale e pepe nero, scarta le foglie d’alloro, ed utilizza i ravanelli tagliati a fettine, il coriandolo, lo yogurt, e l’olio d’oliva per decorare il piatto. Servi così com’è o accompagnata da una fetta di pane tostato.



Vorresti sapere qualcosa di più riguardo il mio lavoro e come potrei esserti d’aiuto? Clicca QUI per tutti i dettagli

Red kidney bean and carrot stew

(read in Italian)

This stew with red kidney beans and carrots has been created more for a food photography purpose than with the idea of sharing a recipe but I’ve got so many questions about it, that I’ve decided to write everything down and share this delicious preparation on the blog. But let’s take a minute to chat about the reason why this was an interesting subject to work on my photography…

To work on your skills, to change your lifestyle, to get better in your job, to work on yourself… STRIVE FOR PROGRESS, NOT PERFECTION.

One of the things I’ve decided to put on my to-do list during the last few months: taking more time to explore the food photography part of my job. Most of the photos I share as support of my posts on social media are quick snaps taken at breakfast or lunchtime and, let’s be honest, having the skills to get great results in a short time and without an ideal set-up has been useful in several working occasions. BUT I love taking my time to work on a photo and literally be able to SLOW DOWN and build up a connection with what I’m doing. So, on my to-do list for the near future, I definitely have more time spent behind the camera, a photography workshop I want to arrange in Dublin, and plenty of interesting food photography jobs. Do you have any skills or change you want to work on?

Red kidney bean and carrots stew

Ingredients (serves 2)

  • approx. 200 g cooked red kidney beans
  • 3 medium-sized carrots
  • 2 shallots
  • 5-6 sun-dried tomatoes
  • approx. 300 ml tomato passata
  • 1 tsp ground cumin
  • 1 tsp fennel seeds (crushed in a mortar)
  • 1 tsp black mustard seeds (crushed in a mortar)
  • 1/3 tsp hot paprika
  • 2 bay leaves
  • a pinch of salt
  • a pinch of black pepper
  • extra virgin olive oil
  • on top: 4 tbsp for of plain coconut yogurt (or regular yogurt, according to your preferences), 4-5 radishes, 1 handful of fresh coriander, extra virgin olive oil

Warm up a little bit of olive oil in a pot over medium heat. Add the finely chopped shallots and stir until they turn golden. Add the carrots (chopped in small pieces) and mix well for approx. 30 seconds, then slowly add a few tbsp of warm water, followed by the tomato passata, the finely chopped sun-dried tomatoes (no need to re-hydrate them in advance, since they will cook with your stew), the bay leaves, and the spices. Add a bit of extra water if needed to keep all the ingredients covered (add small amounts of water step by step, since the preparation doesn’t take too long and you want a creamy result). Cook on low heat for approx. 10 minutes, then add the beans and cook for 5-10 minutes (according to how crunchy you want your carrots and how creamy you’d like the stew). Once it will be ready, adjust the amount of salt and black pepper to taste, remove the bay leaves, and use the finely sliced radishes, yogurt, coriander, and olive oil as toppings. Serve as itself or with a slice of toasted bread.

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Mince pies – dolcetti delle feste

(read in English)

Dicembre ed il periodo festivo sono caratterizzati da tantissimi cibi tradizionali che fanno la loro classica comparsa sulle tavole ed io ho deciso di preparare alcune mince pies! Avrete probabilmente sentito parlare di questi dolcetti, io li ho incontrati per la prima volta in Irlanda e me ne sono subito innamorata. Ci sono tante ricette diverse per prepararle, soprattutto per il ripieno (mincemeat), ma con questo post ho deciso di condividere la mia versione. Mi piace creare e pubblicare ricette vere dalla mia cucina, quindi devono essere un qualcosa che effettivamente preparo e metto in tavola, non solo un bel piatto fotogenico. Per questa ricetta vale lo stesso discorso, è una combinazione di gusto, atmosfera natalizia ed ingredienti che piacciono sia a me che al mio ragazzo. Spero che questi dolcetti piacciano anche a voi: danno il loro meglio se vengono serviti tiepidi – lo zenzero, la cannella e la scorza di mandarino sono gli ingredienti chiave per creare quel profumo inconfondibile che avvolgerà tutta la cucina.

Se volete o dovete fare qualche sostituzione per quanto riguarda gli ingredienti, qui ci sono alcuni suggerimenti che posso condividere perchè li ho provati personalmente: potete usare la scorza d’arancia invece di quella di mandarino, o potete anche sostituire scorza+limone con il succo di un’arancia – la tahini o il burro di anacardi sono due buone alternative da utilizzare al posto del burro di mandorle.

Mince Pies

Ingredienti (per 12-14 mince pies)

per il ripieno:

  • 2 mele di dimensioni medie (meglio se mele per cucinare)
  • 4 cucchiai di uvetta
  • 1 ½ cucchiai di burro di mandorle
  • succo di 1 limone
  • 1 ½ cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere
  • la scorza di 1 mandarino biologico

per l’impasto:

  • 180 g farina di farro integrale (potete usare anche quella di grano integrale – scegliete la farina di riso integrale per una versione senza glutine)
  • 25 g di burro (o olio d’oliva, 5 cucchiai)
  • 1 cucchiaio scarso di zucchero Mascobado scuro
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • bevanda vegetale di mandorla o nocciola o anacardi, oppure all’avena

sopra: farina di cocco

Per preparare il ripieno:

mischia le mele grattugiate (non pelare le mele e grattugiale o tagliale in pezzi fini, non utilizzare una crema frullata) con gli altri ingredienti. Utilizza la scorza di un mandarino biologico, lavato e pelato – per il ripieno avrai bisogno di tagliarla in pezzetti molto piccoli. Metti il tutto in un vaso o una ciotola e lascialo a riposare in frigo per almeno 2 ore – puoi anche prepararlo in anticipo il giorno prima.

Per preparare l’impasto:

in una ciotola mischia lo zucchero con il burro ammorbidito a temperatura ambiente e la cannella. Inizia poi ad aggiungere la farina e fai assorbire tutta la parte liquida (otterrai una specie di effetto sbriciolato). Aggiungi in piccole porzioni la bevanda vegetale – mischia bene con le mani e controlla la consistenza dell’impasto passo dopo passo (il risultato finale non si attaccherà alle mani). Copri il tutto e lascialo riposare in frigo per almeno 30 minuti prima di utilizzarlo.

Se non hai una teglia da forno apposita, puoi utilizzarne una per muffin. Per tagliare l’impasto io ho utilizzato uno stampo rotondo da biscotti di 7.5 cm di diametro (per la base) ed uno a forma di stella (per la decorazione da mettere sopra). Puoi scegliere se stendere l’impasto più o meno spesso, in base alle tue preferenze. Taglia la base e mettila nella teglia da forno, aggiungi 1 cucchiaio di ripieno, ed infine metti la stella sopra di esso. Cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 15-20 minuti o finchè non iniziano a diventare dorate.

Ottime servite tiepide – puoi aggiungere sopra un po’ di farina di cocco. Se hai degli avanzi di ripieno, prova ad aggiungerlo nel porridge!

Tomato risotto

(read in Italian)

A few days ago, my boyfriend asked for tomato risotto for lunch saying “tomato risotto is my comfort food right now – comfort food is something that simply makes you feel good every time you eat it”. Couldn’t agree more! We both love tomato risotto and when I make it, I don’t think if it’s balanced enough or get worried because I don’t have all the macros in a good amount on my plate. I know it’s a simple preparation that makes us feel good, it brings joy to the table, has tomatoes with all their beneficial properties (hello lycopene, our beloved antioxidant!), has fibre and nutrients.

And if right now you feel the need to cook this risotto or if you have never tried it before, here there’s the recipe! For this version, I’ve used only tomato passata but you can get creative with the ingredients: for example, I love to use a mix of passata and sun-dried tomatoes (finely chopped – no need to re-hydrate the tomatoes in advance, simply add them to the rice while it’s still cooking).

Tomato risotto

Ingredients (serves 2)

  • 160 g short-grain brown rice
  • 250-300 ml tomato passata
  • 1 shallot (optional)
  • 1-2 bay leaves
  • 1 tsp sweet paprika (or smoked, if you prefer to add a different flavor)
  • extra virgin olive oil
  • a pinch of black pepper
  • a pinch of salt
  • shredded cheese to add on top (optional – but if you want to use it, I suggest choosing an aged cheese with a strong flavor, and if you are not sure about what to buy, ask your local cheesemonger!)

Warm up a little bit of olive oil in a pot over a medium heat. Add the finely chopped shallots and stir until they turn golden. Add the rice and mix well for approx. 30 seconds to toast the rice. Then add the bay leaves and the amount of warm water necessary to keep everything covered. Mix well and cook over medium heat for 30-40 minutes (depending on the rice that you’re using, check the package). Add water in small portions to cook the rice, there should not be water left when the risotto is ready (but you should have a creamy tomato sauce). Half-way through the cooking time, add all the tomato passata and spices. Serve with shredded cheese on top and a drizzle of olive oil.



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Risotto al pomodoro

(read in English)

Qualche giorno fa, il mio ragazzo mi ha chiesto di preparare il risotto al pomodoro per pranzo dicendo “il risotto al pomodoro è il mio comfort food al momento – un comfort food è qualcosa che ti fa semplicemente stare bene ogni volta che lo mangi”. Non potrei essere più d’accordo! Questo risotto piace molto ad entrambi e quando lo preparo non penso se sia abbastanza bilanciato e non inizio a preoccuparmi perchè i macronutrienti non sono presenti in giuste quantità sul mio piatto. So che è una preparazione semplice che ci fa stare bene, che porta gioia in tavola, che ha i pomodori con tutte le loro ottime proprietà (come l’amatissimo antiossidante licopene), che ha fibre e nutrienti.

Vuoi prepararlo anche tu? Non hai ancora mai provato il risotto al pomodoro? Problema risolto, qui trovi la ricetta! In questa versione ho utilizzato soltanto la passata di pomodoro, ma puoi variare gli ingredienti come preferisci: ad esempio, a me piace molto utilizzare anche un misto di passata e pomodori secchi tagliati finemente (non c’è bisogno di re-idratarli prima dell’utilizzo, aggiungili semplicemente al riso in fase di cottura).

Risotto al pomodoro

Ingredienti (per 2 persone)

  • 160 g di riso integrale a grano corto
  • 250-300 ml di passata di pomodoro
  • 1 scalogno (opzionale)
  • 1-2 foglie d’alloro
  • 1 cucchiaino di paprika dolce (o affumicata, se preferisci dare un tocco diverso)
  • olio d’oliva extra vergine
  • un pizzico di pepe nero
  • un pizzico di sale
  • formaggio grattugiato da aggiungere sopra (opzionale – ma se decidi di usarlo, ti consiglio di utilizzare un formaggio stagionato con un sapore abbastanza forte, e se non sai quale scegliere, chiedi un suggerimento nel tuo negozio di formaggi di fiducia)

Scalda un pochino d’olio d’oliva in una pentola su fuoco medio. Aggiungi lo scalogno tagliato finemente e lascialo rosolare finchè non diventa dorato. Aggiungi il riso e mischia per circa 30 secondi per tostarlo. A questo punto, aggiungi le foglie d’alloro ed una quantità di acqua calda sufficiente per coprire tutto il riso. Mischia e cuoci su fuoco meido per circa 30-40 minuti (il tempo di cottura dipende dal tipo di riso utilizzato, controlla quanto indicato sulla confezione). Per cuocere il risotto, aggiungi altra acqua in piccole porzioni, in modo da non averne in eccesso alla fine (quello che avrai sarà semplicemente una crema di pomodoro). Circa a metà cottura, aggiungi tutta la passata di pomodoro e le spezie. Servi con il formaggio grattugiato sopra e un filo d’olio d’oliva.



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